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TESTIMONIANZA
PERSONALE |
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Dov'è
Dio quando avvengono queste tragedie ?
È
trascorso ormai del tempo da quel terribile
giorno del 12 gennaio 2010, quando alle 16:53
locali una terribile scossa di 7.0 gradi Richter
portò morte e distruzione in quella terra già
così provata dalla miseria e da infiniti
problemi sociali. Davanti a queste terribili calamità
naturali, inevitabilmente la gente si chiede: ma Dio, se
esiste, dovè?
Perché non
evita che tante vite umane vengano distrutte e
provate da sofferenze simili? Dovè, dunque,
questo Suo presunto amore per gli uomini?
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Anchio,
quando ancora non conoscevo Colui che oggi è per me
lessenza stessa della mia vita, ragionavo in questi
termini e non trovavo risposte, anzi questi fatti mi
allontanavano sempre più da Lui (come se, poi, questo
fosse stato possibile e non vi avesse già provveduto il
mio peccato a creare un abisso incolmabile tra me e la
Sua perfetta Santità).
Ma poi, un giorno,
litigai con Dio, o, per meglio dire, seppi pregare on
tutto il mio cuore, per cui Dio mi rispose.
Ricorderò
sempre quel giorno di alcuni anni orsono in cui
litigai con Dio.
C'era stata una serie
interminabile di malattie e lutti che avevano colpito me
e il mio ristretto nucleo familiare e si stava delineando
la concreta evenienza di una cecità totale per
lunica sorella che mi era rimasta (in origine
eravamo cinque figli).
Sedetti, allora, accanto al tavolo nella mia cucina e,
col cuore rotto, gridai a Dio quelle stesse terribili
accuse che oggi tanti ancora Gli rivolgono.
Ero già credente e
già tante volte avevo sentito parlare del Suo amore,
eppure in quel momento intercedevo per mia sorella
accusandoLo proprio di scarso amore, visto che permetteva
fosse aggiunta ancora tanta sofferenza a lei e, di
conseguenza, anche a me.
Allimprovviso,
credetemi, percepii una fitta al cuore più reale di
quella che, dicono, si provi a seguito di un attacco
cardiaco, seguita immediatamente da una domanda che
invase la mia mente e la mia coscienza:
«Tu stai
accusando Me di scarso amore per ciò che stai
provando per la sofferenza tua e di tua sorella;
eppure tu sai bene che queste sofferenze sono la
conseguenza della fragilità della natura umana a
causa del peccato e che Io, in origine, non vi
avevo creati così. La tua sofferenza, inoltre,
è per qualche cosa di triste, è vero, ma
comunque limitata e indipendente dalla vostra
volontà.
Io, invece, volontariamente
ho permesso che Mio Figlio, il Mio Unico Figlio,
Colui che amavo quanto Me stesso, lasciasse la
gloria che era Sua per natura e per diritto,
assumesse una natura umana nella sua forma
degradata, soffrisse la povertà, la miseria,
labbandono di quanti sulla terra Gli erano
stati cari e fosse ucciso nel modo più infamante:
con la morte della croce.
Io ho assistito a quelle sofferenze terribili che
Egli provava, avrei potuto anche evitarle (e
avrebbe potuto farlo Egli stesso), invece Mi sono
tormentato nella Mia sofferenza, insieme atutte
le schiere celesti e all'universo intero,
sofferenze che nessuno poteva comprendere e
lenire, e sono arrivato fino alla fine, alla Sua
morte. Io ho dovuto ascoltare quel grido
lancinante: «Eloì,
Eloì lamà sabactanì - Dio mio, Dio mio,
perché mi hai abbandonato?» senza
dare alcuna risposta. Sai il perché
di tutto questo?
Perché volevo che tu, tua sorella e
chiunque altro avesse accettato questo sacrificio
incommensurabile, avrebbe potuto ottenere la Vita
eterna e sfuggire allorribile condanna
dellInferno. Ed ora tu chiedi a Me: «Dovè
il Tuo amore?»
Te lo dico Io
dovè il Mio amore: guarda
al Calvario, guarda
a Gesù sulla croce che soffre volontariamente
per te, guarda
alla Mia muta sofferenza nel non voler
intervenire e poi dimmi,
riconosci il Mio amore?»
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Caddi
in un ininterrotto pianto liberatorio e gridai: Gloria a Dio,
Padre, perdona la mia stoltezza; ora riconosco il
Tuo amore e mi pento di quel che ho pensato e
detto di Te.
Ti posso dire
che da quel giorno non ho mai più dubitato
dellamore di Dio e, in qualsiasi
circostanza mi sia trovato, sono sempre stato
più che sicuro che in quello stesso istante Dio
stesse guardando proprio me per consolarmi, per
darmi forza, per aiutarmi ad uscire da quella
situazione difficile.
Ti posso garantire che se tu rivolgi ancora nel
tuo cuore simili accuse a Dio è perché non hai
ancora conosciuto veramente il Suo amore infinito.
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Non so se tu
abbia mai letto la Bibbia o meno, sappi, però,
che la Bibbia, e solo
la Bibbia, può
darti quella conoscenza di Dio tale da poter
accettare il Suo sacrificio dal valore infinito
per la salvezza di chiunque crede in Gesù, nella
Sua morte espiatoria, nel valore purificatore del
Suo sangue prezioso che quel giorno fu
volontariamente sparso proprio per permettere
anche a te, sì, proprio a te, di poter ereditare
la vita eterna e il diritto di diventare un
figlio di Dio. |
Lunico scopo per
cui è nato questo sito è quello di permettere al più
alto numero possibile di persone di conoscere questo
meraviglioso Signore per godere del Suo amore, della Sua
protezione, qui sulla terra e, poi, ricevere la vita
eterna accanto a Lui, dopo la morte.
Perciò, non avere alcun timore di contattarci per
qualsiasi problema o dubbio che riguardi la tua salvezza,
noi, quali umili, assolutamente ed eternamente indegni
servitori di Dio, saremo felici di interloquire con te
sempre, dovunque e comunque il Signore ci darà grazia di
poter fare.
Iddio
ti benedica
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